In un momento come questo, in cui si rivolge grande attenzione al cibo ed alla cucina da chef è importante saper scegliere il piano cottura ideale da inserire nella vostra cucina.
La zona cottura oggi è diventata ancor più di prima centro della nostra attenzione in quanto cucinare bene, infatti, non è solo una questione di abilità personale ma contano molto anche i supporti tecnici: il piano cottura deve essere quindi progettato per venire incontro alle esigenze attuali, ai nuovi modi di cucinare, alla necessità di disporre di piastre con diversi tipi di alimentazione e di adattare la composizione allo spazio disponibile. Non è semplice quindi trovare la soluzione che meglio si adatti alle proprie esigenze e che sia, al tempo stesso, funzionale, bella esteticamente e in grado di ottimizzare i consumi.
Come scegliere, quindi, il piano cottura ideale per la tua cucina?
Indice
A INDUZIONE
Ultima innovazione del settore, per eliminare le fiamme e cuocere a temperatura costante garantendo quindi omogeneità di cottura. scegliere il piano cottura ideale
VANTAGGI
Funziona con la corrente elettrica: una bobina genera un campo magnetico, che induce all’interno della pentola una corrente elettrica che la scalda evitando quindi dispersione di calore. Il piano cottura quindi resta freddo e si scalda soltanto la pentola in tempi velocissimi: bastano 6/8 minuti per far raggiungere i 90° a due litri di acqua.
SVANTAGGI
Tra gli svantaggi, primo tra tutti è il fattore economico: tale piano cottura richiede innanzitutto un contatore di energia elettrica più potente della media in grado di supportare i carichi richiesti, comportando quindi un aumento della bolletta della luce.
Inoltre per cucinare sui piani di cottura ad induzione, si devono utilizzare pentole specifiche a fondo ferroso (quelle in rame o in alluminio tradizionali non vanno bene)
Proprio il costo del piano cottura ad induzione aumenta, rispetto a qualsiasi piano tradizionale: il costo ovviamente varia in base al design che si sceglie ma anche in base alla disposizione dei tasti, alle dimensioni e al numero dei fuochi: si va da un minino di 280 a un massimo di 2.000 euro, con una media di circa 700 euro.
I CONSIGLI
Utilizza pentole il cui fondo corrisponde alla circonferenza della piastra. Evita l’uso di pentole di dimensioni inferiori perché la piastra deve essere interamente coperta.
ELETTRICO IN VETROCERAMICA
Anche in questo caso il calore è generato usando l’elettricità ma con questo tipo di piano cottura la corrente elettrica scalda una resistenza circolare che, a sua volta, riscalda un piano cottura in vetroceramica, sul quale si appoggiano poi le pentole che si scaldano per conduzione.
VANTAGGI
Primo tra tutti è sicuramente il fatto che, trattandosi di un unico piano risulta più facile da pulire ed inoltre si riduce il rischio di lasciare accesa la piastra grazie alla presenza di segnalatori acustici.
SVANTAGGI
In questo modo si ha una dispersione che si aggira intorno al 50% per il passaggio del calore dal piano alla pentola; inoltre anche si tratta di piani cottura molto resistenti, è ovvio che se una pentola cade dall’alto sfuggendoci di mano o lo urta potrebbe spaccarsi o creparsi.
Il costo va da un minino di 200 a un massimo di 900 euro.
ELETTRICO TRADIZIONALE
Sono dei piani meno utilizzati oggi perché a questi si preferiscono quelli sopra elencati ma la versione più diffusa resta quella con i quattro fuochi a gas ed una piastra elettrica centrale.
Il sistema elettrico tradizionale è ridotto sul mercato in quanto presenta più svantaggi che vantaggi: utilizzato quando non si riusciva ad avere il collegamento al gas e presentava prezzi contenuti ma risultava pericoloso in quanto era più facile scottarsi non vedendo la fiamma, facilmente ossidabile se non pulito bene ed inoltre molto lento a scaldarsi aumento così notevolmente il consumo di corrente elettrica.
PIANO COTTURA A GAS
Resta, nonostante le innovazioni del mercato, il piano cottura più diffuso in quanto il più utilizzato: composti in genere da quattro/cinque fuochi a fiamma di diverse dimensioni. La superficie può essere in acciaio inossidabile o smaltato. L’accensione della fiamma avviene in modo automatico: quasi tutti i modelli sono dotati di un sistema di sicurezza che arresta la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi.
VANTAGGI
Prezzo di acquisto limitato (oscilla dai 100€ ai 600€) e si può utilizzare con qualsiasi tipo di pentola/padella e le fiamme sono facilmente regolabili con rotelline, la fiamma e’ ben visibile e il calore si percepisce già a distanza. Inoltre c’è da sottolineare ancora una volta che il gas che brucia nella cucina e nel forno solitamente costa meno dell’elettricità’ e non subisce interruzioni nell’erogazione: questo fa risparmiare denaro.
SVANTAGGI
Ovviamente gli svantaggi stanno proprio nell’utilizzo quotidiano del gas oltre al fatto che questi piani, pur restando i più diffusi ed i più economici, comportano una dispersione del calore molto alta perché il calore generato dalla fiamma non viene trasferito solo alla padella, ma riscalda anche l’aria intorno al fornello.
I CONSIGLI
Si può aumentare il risparmio con alcuni semplici accorgimenti? Mettete sui fornelli le pentole giuste: il cerchio di fiamma deve sempre stare bene sotto al fondo per evitare che il calore si disperda; per la stessa ragione, ricordate anche di usare i coperchi di tegami e padelle.
COME PULIRE IL PIANO COTTURA
Per pulire il piano cottura nel modo più efficace, dobbiamo considerare il materiale di cui si costituisce; Se si tratta di acciaio inox, possiamo utilizzare una spugna bagnata e del detersivo neutro con movimenti circolari. Se sul piano cottura però ci sono delle incrostazioni ben consolidate, utilizziamo una spugna imbevuta di aceto riscaldato. Così lucideremo perfettamente il piano cottura senza aver bisogno di prodotti chimici specifici.
I piani di cottura a induzione sono i più facili da pulire rispetto a quelli standard perché è una superficie piana costituita da un materiale ceramico di vetro che è suscettibile a graffi ed abrasioni: per una pulitura superficiale, prendete una spugna morbida o un panno in microfibra inumidito con dell’acqua distillata.
Almeno una volta a settimana pulite il piano con un panno intriso di una soluzione 50 % d’acqua e 50%aceto bianco distillato, così da rimuovere tutti i residui: l’aceto infatti, oltre ad essere un ottimo disinfettante e sgrassatore naturale, toglierà qualunque odore rimasto e farà brillare la vostra cucina come uno specchio. In alternativa, se non preferite particolarmente l’odore pungente dell’aceto, potete adoperare del succo di limone appena spremuto.
Federica Damiani è una casalinga appassionata di arredamento d'interni e bellezza. Con un occhio attento per i dettagli e una passione per tutto ciò che riguarda la casa, condivide consigli pratici per rendere la tua casa accogliente e bella. Quando non è impegnata a trasformare la sua casa in un'oasi di pace, le piace sperimentare nuovi prodotti di bellezza e condividere i risultati.