Non ci sono norme assolute per progettare una cucina; molto dipende dalle disponibilità in fatto di spazio, di attrezzatura e di danaro. Esistono tuttavia alcune regole fondamentali che devono essere osservate, se volete che la vostra cucina sia un ambiente piacevole, che agevoli il vostro lavoro.
Indice
Schema della cucina
Nel progettare una cucina bisogna innanzitutto tener conto dello spazio a disposizione per poterlo sfruttare adeguatamente. Quanto segue rappresenta di massima l’attrezzatura essenziale di una cucina moderna:
-Un acquaio. Per uso promiscuo — adatto cioè a contenere anche un certo quantitativo di panni da lavare — non dovrà misurare meno di 25 cm di profondità con una distanza di 40 cm fra l’uscita del getto del rubinetto e il fondo del lavello, allo scopo di permettere la facile rimozione di secchi eventualmente utilizzati per un piccolo bucato.
-Piani di lavoro. Sarà estremamente utile, se non indispensabile, che abbiano la superfice lavabile.
-Fornelli e forno sottostante.
-Frigorifero.
-Dispensa.
-Complesso dell’attrezzatura per il bucato – lavatrice, asse e ferro da stiro e una adeguata ventilazione.
-Mobiletti per conservare provviste secche, ortaggi, pane, utensili da cucina.
-Attrezzatura per la rimozione delle immondizie.
Disposizione degli elementi di arredamento
La giusta successione degli elementi che costituiscono l’arredamento di una cucina dovrebbe essere la seguente: Piano di lavoro / fornelli e forno sottostante / piano di lavoro/acquaio/piano di lavoro.
Questa successione può essere ottenuta in diverse varianti
-allineamento su una sola parete della cucina
-allineamento a U.
Fornelli e forno sottostante, acquaio e piani di lavoro. Se possibile sarà bene situare tutti questi elementi gli uni accanto agli altri senza soluzione di continuità. Le posizioni migliori sono sotto la finestra o ad angolo retto rispetto a questa per una migliore utilizzazione della luce naturale. L’acquaio dovrà essere installato per primo a causa delle tubazioni. Un elemento importante da considerare è l’altezza dei piani di lavoro. Recenti indagini hanno dimostrato che l’altezza convenzionale di 90 cm non è sempre quella giusta. Per certi lavori, è preferibile poter disporre di almeno un piano all’altezza di 80 cm.
Sistemazione delle provviste. Risulta essere utile sistemare le provviste il più vicino possibile alla porta che collega la cucina al rimanente della casa. Risulta essere pure importante il facile accesso ai piani di lavoro; ricordare che condimenti e spezie devono stare a portata di mano della cuoca. La rastrelliera della verdura dovrà essere collocata in luogo ben ventilato.
Utensili da cucina e stoviglie. Preferibilmente vanno tenuti nei pressi dell’acquaio e della piastra di cottura.
Detersivi. Risulta essere bene sistemarli vicini all’acquaio, dove di solito vengono usati.
Oggetti per la pulizia. Scope, spazzole, cenci, battipanni ecc., insomma tutti gli attrezzi usati per la pulizia della casa devono stare, ovviamente, lontano dai cibi.
Come progettare una cucina razionale
Se una padrona di casa si trova davanti alla necessità di rimodernare la propria cucina sarà opportuno che proceda per gradi, secondo un determinato programma.
Per prima cosa considerate se le dimensioni del locale rispondono alle vostre esigenze. Se è cosí siete fortunate. In caso contrario, potrete procurarvi spazio maggiore o spostando una parete o ridimensionando i vostri utensili.
In secondo luogo, esaminate i seguenti tre punti
-Ventilazione. Una ventilazione adeguata è elemento importantissimo. Non dovrete contare soltanto sulla possibilità di spalancare la finestra per eliminare odori e fumi. Occorre anche tener conto dei vapori prodotti dalla cottura delle vivande. Quindi, potendolo, sarà utile installare un aspiratore che ne faciliti la dispersione: sarà più gradevole per voi avere un opportuno ricambio dell’aria.
-Illuminazione. Una illuminazione razionale è determinante, oltre che a evitare danni alla vista, per creare un’atmosfera “calda” e serena in un ambiente importante per la padrona di casa e per tutta la famiglia.
-Riscaldamento. Qualche volta la cucina viene lasciata senza riscaldamento per il preconcetto che le operazioni di cottura forniscono il calore ambiente necessario. Tuttavia, siccome in cucina vengono fatti molti altri lavori che non generano calore, sarà meglio provvedere a un sistema di riscaldamento simile a quello di qualsiasi altra stanza della casa.
Un altro problema da risolvere è quello delle pareti e del pavimento.
-Pareti. È stato calcolato che ogni giorno in media quasi mezzo chilogrammo di sostanze grasse si vaporizzino sulle superfici di una cucina. Ciò significa che le superfici smaltate, plastificate, cromate, piastrellate o pitturate, vengono gradualmente offuscate da una sottile pellicola di tinto e di sporcizia, e questo soprattutto con il bianco e le tinte pastello. Perciò scegliete per le pareti pitture lucenti e resistenti, oppure la speciale carta da parati per cucina, o anche rivestimenti murali in ceramica o altro materiale. Inoltre, a meno che non possiate permettervi tinteggiature molto frequenti, scegliete colori che mantengano a lungo la freschezza. Ricordate che le pareti e il soffitto devono poter essere puliti con facilità e non devono dare riflessi molesti.
La scelta dei colori è una questione soggettiva, tuttavia non dimenticate che la cucina è un ambiente che può diventare pieno di vapore, specie se non fornito di adeguata ventilazione; perciò i colori freschi e chiari (azzurro pallido o giallo limone, per esempio) saranno da preferirsi perché piacevolmente riposanti.
-Pavimento. I pavimenti delle cucine devono potersi pulire con facilità ed essere quanto piú possibile silenziosi ed elastici. La scelta base oscilla fra il linoleum, le piastrelle di plastica, termoplastica o vinil-termoplastica, i fogli di cloruro di polivinile, i rivestimenti di terracotta smaltata, nonché i granulati di marmo o il mosaico.
Per quanto riguarda la vista esterna, se avete la fortuna di avere una cucina con più di una finestra, cercate di collocare l’acquaio presso quella che ha la vista migliore.
Prima di passare alla costruzione vera e propria della vostra cucina, non dimenticate di fare una importante operazione di verifica sulla effettiva funzionalità del vostro progetto, procedendo nella maniera seguente: fate un elenco delle apparecchiature e delle suppellettili di cui disponete; aggiungete una lista di oggetti non essenziali che vi piacerebbe possedere e cercate di disporre il tutto su una piantina in modo da realizzare la successione da noi proposta. Nel tracciare la piantina non dimenticate i seguenti punti:
-Tutti i mobili e gli apparecchi a muro dovranno essere misurati con precisione. Cosí dicasi della stanza stessa, comprendendo tutte le sporgenze e le rientranze.
-Gli angoli e la direzione di apertura delle porte dovranno essere segnati sulla piantina, come l’altezza delle finestre e qualsiasi sporgenza o rientranza sul livello del pavimento.
-Segnate la possibile disposizione per le apparecchiature scelte, ma in primo luogo fate installare l’acquaio, i fornelli, le eventuali piastre di cottura elettriche e il forno, e i principali piani di lavoro.
-La distanza fra le varie apparecchiature, quando non vengano disposte l’una a ridosso dell’altra, dovrà misurare almeno 75 cm per permettervi ampia libertà di movimento. Ricordate inoltre che ci deve essere spazio sufficiente per la pulizia fra i vari apparecchi che non sono incassati nel muro.
-Segnate sulla piantina con linee punteggiate l’apertura del battente di tutte le porte, per evitare che aprendosi vadano a sbattere contro apparecchi che fossero stati già installati.
-Dopo aver disegnato la piantina, eseguite qualcuna delle operazioni giornaliere, come preparare una vivanda, o, piú semplicemente, una tazza di tè, e annotate mentalmente i movimenti che si sono resi necessari per compiere tali operazioni. Questa è la maniera migliore per verificare se la disposizione della vostra cucina è pratica e consente di eliminare inutili dispendi di energia e di tempo.
Comodità da introdurre nella vostra cucina
Può accadere che quando lavorate in cucina dobbiate sforzarvi per arrivare ai mobiletti collocati troppo in alto oppure dobbiate stare a lungo chine sopra lavelli o piani di appoggio troppo bassi. Ecco alcuni suggerimenti che potranno servirvi di guida per ovviare a simili inconvenienti e godere la massima comodità
L’altezza convenzionale di 90 cm, come abbiamo già detto, non è sempre la più adatta come piano di appoggio: in alternativa, un’altezza di 80 cm può essere preferibile per uno dei vostri piani di lavoro.
Il livello piú consigliabile per riporre gli oggetti va dall’altezza di 60 cm a quella di 1,50 m sul livello del pavimento. Utilizzatelo per gli articoli usati piú di frequente.
L’altezza massima per una comoda accessibilità di un ripiano è 1,75 m.
L’altezza massima per una comoda accessibilità di un ripiano posto al di sopra di un piano sporgente è 1,65 m.
Le scaffalature di mobili a ripiani spostabili consentono il massimo sfruttamento dello spazio. Quelle aperte sono pratiche per collocarvi molti oggetti di uso frequente, ma se vivete in una località dove gli ambienti sono esposti alla polvere, il vantaggio viene annullato. Risulta essere però sempre possibile adattare alle scaffalature degli avvolgibili o qualche altro sistema di chiusura.
I ripiani stretti (fino a 30 cm di larghezza) sono praticissimi perché gli og-getti rimangono tutti in vista. In genere, gli scaffali profondi non fanno risparmiare molto spazio, perché i ripiani devono essere maggiormente distanziati.
Quando la distanza verticale fra i vari ripiani di uno scaffale non è uniforme, è preferibile destinare gli oggetti piú alti al piano superiore piuttosto che al piano inferiore.
Federica Damiani è una casalinga appassionata di arredamento d'interni e bellezza. Con un occhio attento per i dettagli e una passione per tutto ciò che riguarda la casa, condivide consigli pratici per rendere la tua casa accogliente e bella. Quando non è impegnata a trasformare la sua casa in un'oasi di pace, le piace sperimentare nuovi prodotti di bellezza e condividere i risultati.