Eliminare le macchie, specialmente le più ostiche, è sempre un problema. Non sempre gli smacchiatori sul mercato, per quanto vantino eccellenza in questo campo, sono poi così efficaci.
Allora quali rimedi, possibilmente naturali e fai da te, possiamo usare per sconfiggere le macchie più ostinate?
Ecco qualche utile consiglio per voi, accaparrato direttamente dai consigli delle massaie di paese.
Indice
Macchie di inchiostro, pennarello e penna
Per prima cosa è utile ricordare che, lavare la macchia senza una attento pretrattaggio potrebbe far diventare indelebile l’inchiostro, pertanto è bene intervenire subito. L’inchiostro infatti, è ottenuto mediante la lavorazione di ossidi di tipo salino e da composti ferrici, pertanto a contatto con l’acqua si “attacca” al tessuto, diventando difficilissimo da rimuovere.
Sui tessuti naturali, come la lana, il cotone o la seta, è possibile quindi applicare della carta assorbente sopra la macchia e tamponare delicatamente con dell’alcool puro, facendo però estrema attenzione ad evitare che questo coli sul tessuto, rischiando di rovinarlo.
Un ulteriore rimedio è quello di applicare dell’acido ossalico e poi sciacquare con acqua ed ammoniaca.
Oppure ancora, se il capo in questione è bianco, possiamo decolorare la macchia con la candeggina, poi versarvi la stessa quantità in aceto, facendo molta cautela durante questa operazione perché si sviluppano vapori di cloro, quindi è meglio operare all’aria aperta o favorendo un buon ricambio d’aria nella stanza.
Si può anche trattare la macchia con latte freddo o yogurt naturale, meglio se acido, e lasciarlo agire per un poco di tempo. In seguito, con attenzione, strofinare bene la macchia.
Per i capi sintetici, invece, si può Tamponare con della trielina, oppure usare un tampone imbevuto di acqua e succo di limone. Successivamente basta lavare il capo in lavatrice o a mano, per eliminare ogni possibile alone.
Macchie di olio
L’olio (ma anche il burro) sui tessuti è tremendo: unge, sporca, macchia, ingiallisce ed è molto ostinato.
Quindi, per i tessuti naturali come la lana, il lino o la seta, si può intervenire con del borotalco o della farina da applicare direttamente sulla macchia. Aspettare almeno un’ora poi spolverare la parte e procedere ad un accurato lavaggio passando prima del sapone di Marsiglia a secco sulla parte e poi dell’acqua ben calda.
Un altro consiglio molto utilizzato attualmente è quello di strofinare la macchia a secco con il sapone per i piatti, meglio se ecologico. Poi lavare con acqua ben calda.
Oppure, se la macchia proprio non ne vuol sapere di venire via, trattare con la trielina, maglio se mediante un batuffolo di cotone. Strofinare energicamente, facendo però attenzione a non strappare la stoffa, e poi lavare come di consueto. Se il tessuto è bianco, dopo il trattamento ed il lavaggio, si può stendere direttamente al sole per evitare ingiallimenti.
Macchie di muffa
Non è inconsueto, durante il cambio di stagione, ritrovarsi con alcuni capi intrisi di muffa, soprattutto se non sono stati adeguatamente riparati dall’umidità durante l’inverno, o se sono stati riposti nei cassetti non del tutto asciutti, o anche appena dopo la stiratura.
In questo caso, è possibile lavare via la macchia dapprima grattandola con una spazzola, e poi mettendo il capo a mollo con del latte bollente, fino al suo totale raffreddamento. Poi si deve lasciar asciugare il capo al sole, o a contatto con una fonte di calore, e poi lavarlo di nuovo, meglio se con l’aggiunta di un buon disinfettante per tessuti, per essere certi di aver eliminato tutte le spore della muffa.
La muffa, infatti, è un fungo, e si spande su tessuti e superfici mediante la ramificazione delle sue spore.
Macchie di fango
Il fango è una delle macchie più classiche, specialmente se si vive in zone rurali. Dal momento che è costituito da terra ed acqua, è importante evitare di mettere il capo in lavatrice prima di trattarlo, poiché i residui solidi potrebbero intasare gli scarichi ed il filtro, causando spiacevoli problemi.
Pertanto è bene per prima cosa aspettare che il fango si sia seccato, e poi grattarlo via con una spazzola o una spugna dura, sempre facendo attenzione a non strappare il tessuto. Dopodiché si può pulire semplicemente con acqua e aceto.
Basta un cucchiaio per circa 200 ml d’acqua. E poi passare al lavaggio con acqua calda.
Macchie di cera
Prima di tutto bisogna attendere che la crea si sia solidificata, per poi grattarla via dal tessuto. Poi è necessario appoggiare il tessuto fra due fogli di carta assorbente e stirarlo spostando la carta man mano che la cera vi si attacca.
A fine lavorazione dovrai strofinare la macchia d’unto con un batuffolo di cotone imbevuto con alcool e poi lavare come di consueto.
Macchie di tè o caffè
Il tè ed il caffè macchiano molto, quindi spesso è anche difficoltoso eliminarne ogni traccia dai tessuti.
Su cotone, viscosa o materiali sintetici, tuttavia, è possibile trattare la macchia con dell’acqua minerale frizzante, perché l’ossigeno in essa contenuto, a contatto con la macchia provoca una reazione dal potere smacchiante. Poi basta lavare il capo in acqua tiepida e sapone.
Su lana o seta, invece, qualora l’acqua minerale non avesse dato esiti positivi, si può, prima, utilizzare della glicerina, e poi tamponare con alcune gocce di ammoniaca diluite in acqua.
Per le macchie più impegnative, invece, si può sciogliere un tuorlo d’uovo nell’alcol e, con un batuffolo imbevuto della miscela, si deve strofinare la parte interessata finché non schiarisce.
Macchie d’erba
L’erba, a causa della clorofilla, è un colorante naturale, pertanto è ovvio che macchi. Per eliminare le macchi d’erba dai tessuti, comunque, è possibile fare una soluzione di acqua calda addizionata con un cucchiaio di ammoniaca per bicchiere ed un cucchiaio o due di sapone di Marsiglia grattugiato.
Oppure basta usare una piccola quantità di sgrassatore da cucina sulla macchia, previamente inumidita con acqua, e poi con l’aiuto di una spugnetta non abrasiva, si deve strofinare leggermente e risciacquare.
Ancora, sempre inumidendo prima la macchia, è possibile applicare dello smacchiatore liquido o in polvere in piccola quantità, strofinare e risciacquare, poi asciugare la parte bagnata con un asciugacapelli;
Nel caso di macchie persistenti, ripetere la prima parte dell’operazione, ma invece di risciacquare, lavare il tessuto in lavatrice.
Se proprio la macchia non vuole venire via, puoi anche optare per uno smacchiatore casalingo fatto con acqua ed aceto o bicarbonato, e strofinare bene la parte, per poi lavare il tutto in lavatrice, come di consueto.
Macchie di vino rosso e ruggine
le tovaglie sono sempre le prime ad essere tempestate di tremende macchie di vino che non se ne vogliono andare.
Le casalinghe esperte suggeriscono di lavare la parte con il vino bianco. Oppure di passare del sale fino sulla parte macchiata e lasciare assorbire, poi si lava con dell’acqua ben calda.
Per la ruggine, invece, si deve cospargere la parte macchiata con del sale fino ed una goccia di limone, per poi far asciugare bene al sole e lavare in acqua calda.
Macchie di uovo
L’uovo non è molto semplice da togliere, specialmente quando la macchia è vecchia. Tuttavia, per eliminarne ogni traccia, è consigliabile immergere la parte macchiata in acqua fredda, e poi procedere con una strofinata diretta con il sapone di Marsiglia. Dopo una buona grattata con una spazzola dalle setole dure, è bene passare ancora dell’acqua fredda e controllare che la macchia sia andata via, altrimenti ripetere le operazioni.
Federica Damiani è una casalinga appassionata di arredamento d'interni e bellezza. Con un occhio attento per i dettagli e una passione per tutto ciò che riguarda la casa, condivide consigli pratici per rendere la tua casa accogliente e bella. Quando non è impegnata a trasformare la sua casa in un'oasi di pace, le piace sperimentare nuovi prodotti di bellezza e condividere i risultati.