Le materie come l’avorio, l’osso, la madreperla o gli smalti, il guscio di tartaruga e il corno, sono molto delicati, ma la loro pulizia si effettua facilmente.
I cofanetti di madreperla, gli smalti, i gioielli e le sculture in avorio, o i pettini in guscio di tartaruga, possiedono il fascino degli oggetti preziosi e rari. A volte sono dei piccoli cimeli e questo aggiunge loro valore: erano alla moda soprattutto nel secolo scorso quando costituivano i piccoli tesori delle ragazze romantiche.
Se si tratta di pezzi di valore, conviene procedere con prudenza e consultare un artigiano specializzato in caso di grave deterioramento. In via generale, bisogna soprattutto evitare di spingere troppo in là il restauro o la riparazione e di utilizzare detergenti troppo violenti, che potrebbero danneggiare irreparabilmente l’oggetto. Spesso, un po’ di acqua e sapone sono più indicati di un prodotto specifico. Bisogna sempre sciacquare con acqua pulita ed asciugare l’oggetto con un panno morbido.
Indice
Avorio
Esistono diversi tipi di avorio, ma presentano aspetto e proprietà molto simili. Questa materia, lo si sa, è oggi oggetto di una regolamentazione estremamente severa, che mira ad impedire l’estinzione degli animali, principalmente degli elefanti. Gli oggetti in avorio sono frequentemente scolpiti od incisi finemente; è allora necessario utilizzare una piccola spazzola, non troppo dura, per pulirli. L’avorio ingiallisce naturalmente con il tempo. Non bisogna dunque tentare di restituirgli il suo colore bianco, pulendolo con prodotti abrasivi o decapandolo – operazioni che potrebbero solo danneggiarlo. Bisogna cominciare il restauro dell’oggetto pulendolo con un prodotto dolce (acquaragia in soluzione). L’oggetto in avorio senza grande valore di mercato, se scheggiato, può essere riparato con una colla cianoacrilica (ultrarapida) multiuso. Conviene, innanzitutto, pulire con cura le parti da assemblare per eliminare le tracce di grasso. Se mancano dei piccoli pezzi, applicate un po’ di lucido neutro per otturare gli interstizi.
Se possedete degli oggetti antichi in avorio, questi saranno divenuti fragili, poiché con il tempo si possono creare delle microfessure nel materiale; dovete dunque manipolarli con molta cura. Spesso l’avorio viene confuso con l’osso, che presenta più o meno lo stesso aspetto: l’avorio però può essere identificato grazie alle striature concentriche che segnano la sua sezione, simili a quelle di un tronco. Tuttavia, questi due materiali si puliscono e si riparano nello stesso modo.
Alcuni oggetti in avorio sono leggermente tinteggiati ed hanno così una sfumatura più o meno scura. Non bisogna naturalmente tentare di decaparli per farli ritornare di colore bianco.
Se un oggetto in avorio è macchiato, cercate di pulirlo con una soluzione di acido citrico. Se questo metodo è insufficiente, potete ricominciare con una soluzione di acqua ossigenata diluita al 50% (potete anche lasciare l’oggetto a bagno per due o tre minuti).
Pulite l’avorio con un vecchio spazzolino da denti imbevuto di acquaragia. Se tale trattamento fosse insufficiente, ricominciate con una soluzione di acido citrico.
Sciacquate abbondantemente con acqua pulita ed asciugate con un panno. Applicate in seguito della cera microcristallina. Lasciate asciugare e strofinate con un panno morbido.
In caso di rotture, pulite le estremità da assemblare con dell’acquaragia, trementina o trielina. Applicate la colla su una delle parti.
Avvicinate le due parti e serrate con forza per qualche secondo.
Se la traccia della rottura resta visibile, potete stendere un po’ di smalto con un pennello fine.
Se l’oggetto comporta delle parti metalliche (fermagli, intarsi, ecc.), proteggetele con un nastro adesivo.
Applicate la cera microcristallina e lasciate asciugare.
Strofinate con un panno morbido per lucidare, poi eliminate l’adesivo. La cera non dà una superficie molto lucida, ma nutre il materiale e lascia un aspetto vellutato naturale.
Corno
I cucchiai in corno sono consigliati per alimenti dolci, per l’uovo alla coque in particolare, poiché i cucchiai metallici ne alterano il sapore. Si trovano inoltre dei piccoli oggetti scolpiti e decorativi realizzati in questo materiale. Di solito sono realizzati con la parte esterna del corno di bovini (cheratina) facile da lavorare con il calore e l’umidità adatta: non devono dunque essere sottoposti a temperature eccessive ( non metteteli in lavastoviglie). Infine, con il tempo e l’uso, il corno (nonostante sia un materiale solido), può deteriorarsi. Il corno si pulisce facilmente con acqua e sapone. Non lasciate l’oggetto a bagno, poiché potrebbe deformarsi ed assumerebbe un odore sgradevole.
Per eliminare le striature e le piccole scheggiature, utilizzate una pasta composta da gesso per sartoria in polvere ed un po’ d’acqua. Applicate con la spazzola e levate dopo essiccamento.
Quando la pasta è stata completamente eliminata, applicate un po’ di stucco a due componenti (resina epossidica) per otturare gli interstizi. Utilizzate un bastoncino per otturare e lasciate asciugare.
È spesso necessario ritoccare la tinta per nascondere lo stucco. Utilizzate degli smalti da applicare con il pennello molto fine.
Con della carta vetrata a grana molto fine, strofinate dolcemente tutta la superficie dell’oggetto. Eliminerete cosi i sovraspessori e le scheggiature spariranno.
Strofinate dolcemente con un panno imbevuto di un po’ di olio d’oliva. Il corno è cosi nutrito in profondità e l’oggetto presenterà una superficie liscia ed un po’ lucida.
Tartaruga
Il guscio di tartaruga deve essere pulito con una soluzione di acquaragia.
Il guscio non incrostato può essere pulito con acqua e sapone.
Se mancano alcune perline o brillantini, sostituiteli (possono essere acquistati nei negozi specializzati in articoli di bigiotteria o nelle mercerie). Utilizzate delle pinzette ed un po’ di colla.
Attendete almeno 24 ore, per fare in modo che la colla sia asciutta. Perché l’oggetto ritrovi la sua brillantezza, applicate un po’ di cera microcristallina. Lucidate con un panno morbido.
Smalti
Gli smalti, i cui colori sono separati, a volte, da filetti di rame, possono essere facilmente puliti con dell’acqua calda e sapone. Strofinate con una spazzola.
Asciugate. Se bisogna rettificare i colori, applicate degli smalti a freddo (con indurente) con il pennello, proteggendo le superfici adiacenti con del nastro adesivo.
Nel caso in cui lo smalto sarà completamente asciutto, applicate della cera microcristallina con un panno morbido. Lasciate asciugare e strofinate per lucidare la superficie
Madreperla
La madreperla è un materiale molto bello, duro ed iridato, secreto da alcuni molluschi e che si trova sulla parete interna delle loro conchiglie (in particolare delle ostriche). Spesso è bianca, ma esiste anche nelle sfumature del rosa, del grigio e del blu. Si trova soprattutto sotto forma di bottoni, ma anche di piccole piastrine incollate per la decorazione di cofanetti preziosi, o ancora in intarsi, per esempio su oggetti in guscio di tartaruga o in mosaici. A volte è persino cesellata o scolpita. Si riconosce se un bottone è di madreperla quando presenta delle sfumature più scure sul rovescio e sui bordi. La madreperla va pulita con del rosso di Inghilterra, utilizzato anche per i gioielli.
Mescolate un po’ di acqua con della polvere di rosso d’Inghilterra in modo da ottenere una pasta densa. Applicate con uno spazzolino da denti su tutta la superficie e lasciate asciugare.
Dopo essiccamento completo della pasta, levate il grosso con dei fazzolettini di carta. In seguito strofinate con la spazzola, inumidendo con acqua tiepida. Asciugate con cura.
Per nascondere una scheggiatura su un intarsio in madreperla, utilizzate dello smalto per unghie perlato. Stendete due o tre strati, proteggendo l’oggetto con del nastro adesivo.
Strofinate dolcemente con un panno morbido, affinché la madreperla ritrovi la sua lucentezza.
Potete anche utilizzare un po’ di prodotto per pulire l’argento.
Quando lo smalto è completamente asciutto, eliminate l’adesivo e strofinate, affinché la madreperla ritorni lucida. Potete anche applicare della cera microcristallina.
Federica Damiani è una casalinga appassionata di arredamento d'interni e bellezza. Con un occhio attento per i dettagli e una passione per tutto ciò che riguarda la casa, condivide consigli pratici per rendere la tua casa accogliente e bella. Quando non è impegnata a trasformare la sua casa in un'oasi di pace, le piace sperimentare nuovi prodotti di bellezza e condividere i risultati.