In questa guida spieghiamo come realizzare penne da indiano e maschere per bambini.
Bastano qualche vecchio ritaglio di stoffa dai colori vivaci, ago e filo (se non si dispone di una macchina da cucire) per confezionare in un baleno un bellissimo copricapo di penne da pellirossa.
Si ritaglia la stoffa a forma di penne, ottenendo tante piccole ellissi (fig. 1). Se il panno è di tipo rigido, è sufficiente cucirne due insieme, punteggiandole lungo i bordi; se invece si tratta di stoffa floscia (seta, nylon, cotone), ritagliare del cartoncino che abbia le stesse dimensioni delle penne di stoffa. Poi si fa un sandwich: le due penne di stoffa ai lati, il cartoncino al centro. Ora si può cucire. Quando sarà pronta una dozzina di penne (o anche più, dipende dal tipo di copricapo voluto), prendere due nastri colorati alti due o tre centimetri, e cucirli insieme, l’uno sull’altro, facendo in modo che le estremità delle penne siano puntate. Un bottone e un’asola alle due estremità permettono poi di abbottonare questa piccola costruzione sul capo dell’aspirante indiano.
Se oltre al copricapo si vuole anche la coda di penne, basta servirsi di un nastro più lungo e di un maggior numero di penne, ferma restando la distanza fra il bottone e la asola (che corrisponde alla circonferenza cranica del piccolo indiano).
Un altro gioco molto facile, e che si può costruire in casa in pochi minuti è la maschera (fig. 2). È sufficiente prendere un foglio di cartoncino leggero (ma, se necessario, anche la carta può servire). L’altezza dev’essere pari a quella del volto del bambino (dal mento alla parte superiore della fronte), la lunghezza pari invece alla circonferenza della testa. Occorre ricavare tre fori, la cui posizione sarà determinata empiricamente, mettendo il cartoncino sul volto del bambino: sono i due forellini per gli occhi e quello per la bocca. Le sopracciglia si disegnano a matita, le labbra con un pennarello o una matita rossa. Quanto al naso e alle orecchie, basta seguire l’indicazione del disegno: tagliare un semicerchio per le orecchie, in modo che il cartoncino sporga in fuori, ma continui a coprire le orecchie, e tagliare su tre lati un immaginario rettangolo sistemato sul naso. In questo modo, come nell’elmo di un guerriero romano, il naso viene ad essere « protetto » ma c’è comunque ampio spazio per respirare (nulla ha dato tanto fastidio ai bambini di ogni generazione quanto le maschere attraverso cui non si riusciva a respirare).
Per il montaggio della maschera ci vuole molto poco. Basta avvolgerla alla testa del bambino, facendo in modo che i capelli ricadano sopra l’estremità superiore, nascondendo l’origine della maschera. Sulla nuca una striscia di nastro adesivo è più che sufficiente a tenere in posizione, anche se teoricamente quel compito spetta già alle orecchie che escono dalle apposite feritoie.
Cambiando il disegno sul foglio di cartoncino cambia la maschera: le soluzioni sono praticamente infinite.
Federica Damiani è una casalinga appassionata di arredamento d'interni e bellezza. Con un occhio attento per i dettagli e una passione per tutto ciò che riguarda la casa, condivide consigli pratici per rendere la tua casa accogliente e bella. Quando non è impegnata a trasformare la sua casa in un'oasi di pace, le piace sperimentare nuovi prodotti di bellezza e condividere i risultati.